Fermiamo lo sterminio dei pulcini maschi

In Italia oltre 30 milioni di pulcini maschi vengono uccisi ogni anno appena nati. Non producono uova e quindi sono considerati inutili: vengono triturati vivi, soffocati o gassati.

Ma cosa accade davvero a questi pulcini all’interno dell’industria delle uova? Galline di razze selezionate per essere sempre più produttive depongono uova a un ritmo frenetico, circa 300 all’anno, quasi 10 volte le uova che deporrebbe una gallina selvatica. Le uova non fecondate sono destinate al consumo alimentare e finiscono direttamente sugli scaffali dei supermercati.

Negli incubatoi, invece, milioni di uova vengono fecondate e danno alla luce i pulcini. Appena nati vengono immediatamente divisi per sesso: le femmine andranno a deporre nuove uova, e i maschi? I pulcini maschi delle razze di galline ovaiole non vengono considerati ‘utili’ nemmeno per la produzione di carne per via della loro selezione genetica, finalizzata alla sola produzione di uova. Per questo i pulcini maschi sono condannati a una fine crudele: verranno uccisi a meno di 24 ore dalla loro nascita con metodi violenti come la triturazione o il gassaggio. 

Decine di milioni di vite vengono spezzate, ogni anno, solo perché l’industria le considera un costo, uno ‘scarto’ della filiera delle uova. Per Animal Equality, però, queste sono vite che meritano rispetto e per cui lottiamo dal 2020. 

Grazie a una mobilitazione senza precedenti e alla collaborazione con i deputati, nel 2022 Animal Equality ha ottenuto una legge storica che dichiara illegale questa pratica crudele entro il 2026. Una svolta epocale resa possibile grazie al sostegno di migliaia di persone. Un traguardo storico, ma che ancora non basta, poiché il Governo non ha ancora pubblicato tutti i provvedimenti necessari per rendere concreto il divieto. A distanza di oltre un anno questa legge rischia di rimanere solo un pezzo di carta.

Cosa manca affinché la legge diventi realtà?

Senza l’attuazione dei decreti necessari questa legge non può tradursi in azioni concrete. Una delle misure fondamentali, ancora mancante, è lo sviluppo delle tecnologie di in-ovo sexing, che permetterebbero di identificare il sesso dei pulcini prima della schiusa, evitando che milioni di maschi nascano solo per essere eliminati brutalmente: triturati vivi o soffocati.

Ma non si tratta solo di questo, sono anche altre le questioni in sospeso:

  • Etichettatura: come verranno etichettate le uova provenienti da aziende che rispettano il divieto? 
  • Ricollocamento dei pulcini: quale sarà il destino dei pulcini che nasceranno? Verranno adottate misure concrete per il loro ricollocamento?
  • Adeguamento degli incubatoi: gli incubatoi devono essere innovati per rispettare la legge. Cosa prevede il Governo per agevolare questo processo?

La scadenza per questi provvedimenti era fissata al 7 aprile 2024, ma finora non c’è stato alcun segnale concreto da parte del Governo. E ogni giorno di ritardo significa decine di milioni di vite spezzate.

Cosa stanno facendo per cambiare le cose

Animal Equality, durante questi mesi così delicati, non è rimasta in silenzio:

  • Ha chiesto l’intervento nelle istituzioni e ottenuto l’interesse di alcuni deputati, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare per sollecitare chiarezza e azione da parte del Governo.
  • Ha mobilitato l’opinione pubblica con campagne online e azioni per mantenere alta l’attenzione su questa barbarie.
  • Ha presidiato i Ministeri della Salute e dell’Agricoltura con una protesta simbolica e potente

Cosa puoi fare per i pulcini maschi

Questa battaglia, però, non può essere vinta senza il contributo di tutti. Ecco come puoi aiutare a fare la differenza: sostienici con una donazione! In questo momento un generoso donatore sta raddoppiando ogni donazione che gli animali riceveranno fino al 31 dicembre e fino al raggiungimento di 190mila euro raccolti in Italia. Una donazione, anche piccola, permette di continuare questa battaglia.

Perché il marchio “Donare con fiducia” è così importante

Animal Equality Italia, grazie alla massima trasparenza con cui opera, ha ottenuto la concessione all’utilizzo del marchio “Donare con fiducia” ed è stata inserita nel portale online “Io Dono Sicuro”, primo database in Italia composto solo da organizzazioni non profit verificate e garantite dall’Istituto Italiano della Donazione. 

Il riconoscimento dell’Istituto Italiano della Donazione è particolarmente importante perché certifica quanto Animal Equality sia credibile, trasparente e onesta nella gestione delle donazioni.

Abbiamo deciso di affrontare tutto l’iter necessario a ottenerlo per dimostrare ai nostri donatori, il cuore pulsante della nostra organizzazione, quanto teniamo a valori come trasparenza e chiarezza. Ottenere la certificazione IID significa dimostrare ai donatori e ai partner che le risorse raccolte vengono gestite in modo etico e responsabile, rafforzando la fiducia nei confronti dell’organizzazione.

Questa certificazione ci aiuta a rafforzare il rapporto con i nostri donatori e l’identità dell’organizzazione come attore etico e responsabile all’interno della comunità. Per noi significa coltivare ogni giorno la fiducia che hanno riposto nel nostro lavoro.